di Vera Viselli
Era il 1955 quando un gruppo di fotografi olandesi decise di organizzare un concorso per poter presentare i propri lavori ad un pubblico che fosse internazionale, globale; da allora, il World Press Photo è divenuto il concorso più importante e affidabile per il fotogiornalismo, che ogni anno premia, attraverso una giuria indipendente e formata da professionisti della fotografia, le migliori fotografie dell’anno passato.
Un po’ di numeri: per il 2018, le categorie in cui sono stati suddivisi i lavori sono ben otto, con l’aggiunta di quella sull’ambiente; 22 i Paesi partecipanti; 307 le fotografie nominate nelle varie categorie; 42 i fotografi scelti. Tra questi, ben cinque italiani possono essere annoverati fra i vincitori: Alessio Mamo (secondo nella categoria People-singole), Luca Locatelli (secondo nella categoria Environment-storie), Fausto Podavini (secondo nella categoria Long-Term Projects), Giulio di Sturco 8secondo nella categoria Contemporary Issues-singole) e Francesco Pistilli (terzo nella categoria General News-storie). La foto dell’anno, per la categoria Spot News, è stata quella di Ronaldo Schemidt, fotografo venezuelano, classe 1971, dell’Agence France Press, che ha ritratto nel maggio del 2017 un ragazzo, avvolto dalle fiamme, mentre fuggiva durante una manifestazione contro il presidente Maduro a Caracas, in Venezuela. Come ha commentato Magdalena Herrera, la presidente di giuria, ci troviamo dinanzi a una foto classica ma con un’energia dinamica, i cui colori, movimento e forza trasmettono un’emozione istantanea. E sempre la presidente rende note le domande che la stessa giuria si è posta per la valutazione dei lavori che è stata tenuta a visionare: prima fra tutti, capire cosa rendesse speciale una foto, una storia. Ecco, la risposta è stata la capacità di esserne sorpresi, colpiti, conquistati, anche grazie a nuovi approcci, alla carica emozionale, empatica, all’accuratezza dell’istante catturato, al suo momento espressivo.
Tutto questo è possibile trovare e ammirare nella mostra, insieme alla bellezza della natura e dei suoi abitanti, alla sofferenza delle persone, alla violenza di un attacco terroristico, alla violenza dell’uomo stesso, grazie anche ai Progetti a lungo termine che hanno visto i fotografici impegnati per anni, in condizioni estreme, così come la pericolosità evidente nelle foto di Spot News, delle istantanee dalla potenza estrema. Perché il fotogiornalismo permette di rivivere i momenti salienti del nostro tempo, definendosi in tal senso come documento storico, capace attraverso l’immagine di travalicare i linguaggi e le appartenenze geografiche, raggiungendo il punto massimo della comunicazione.
In copertina: Venezuela Crisis © Ronaldo Schemidt, Agence France-Presse // José Víctor Salazar Balza, 28 anni, durante gli scontri con la polizia antisommossa in una protesta contro il presidente Nicolás Maduro, a Caracas, in Venezuela, 3 marzo 2017
WORLD PRESS PHOTO 2018
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 – 00184 Roma
27 aprile 2018 – 27 maggio 2018
Promossa da
Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale
Ideata da
World Press Photo Foundation
Mostra organizzata da
Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography
Siti web
www.palazzoesposizioni.it
www.worldpressphotoroma.it
www.worldpressphoto.org