SCUOLA D’ARTE E DEI MESTIERI ETTORE ROLLI. UN PERCORSO NEL TEMPO E NELLA CULTURA

di Jamila Campagna

Nel panorama formativo italiano, in particolare nel settore dell’istruzione del Comune di Roma, esite un’interessante tipologia di scuole serali, che sono state ideate e strutturate per studenti lavoratori in tempi non sospetti, molto lontani dalla corsa alla specializzazione che è andata crescendo dopo il boom economico degli anni 50 e persino antecedenti le riforme culturali avviatesi con i primi del Novecento. Le Scuole d’Arte e dei Mestieri del Comune di Roma, originariamente chiamate Scuole per Artieri, sono state infatti fondate nella città capitolina nel 1871, con l’intenzione di offrire corsi pratici e storico-teorici che potessero ampliare la preparazione culturale di varie tipologie di artigiani (falegnami, fabbri, scalpellini, intagliatori, ceramisti, disegnatori, mastri vetrai, etc). SCUOLA D’ARTE E DEI MESTIERI ETTORE ROLLI. UN PERCORSO NEL TEMPO E NELLA CULTURA

MICHELE PERGOLA, IL GIARDINO DI PIETRA

di Giulia Pergola

Ciò che voi chiamate Italia è, ai miei occhi, un giardino di pietra.
Questa è la sua forza, la sua bellezza e la sua tragedia. Questo è il suo incanto, la sua immutevole sostanza, la struggente forma del suo destino.
In questa Storia che ci sovrasta e ci supera, indifferente alle nostre storie, alle nostre piccole urgenze, alle nostre contingenze che, proprio nella loro caducità, sono la più autentica e sincera immagine della nostra vita, io non ho trovato mai il mio posto. MICHELE PERGOLA, IL GIARDINO DI PIETRA

GIULIA MARCHI, MULTIFORMS

di Gaia Palombo

«La sua presenza aveva la semplicità intelligibile di una pietra: in piena città, mi sembrava di essere di notte in montagna, tra solitudini senza vita».

(Georges Bataile in Pierre Angélique, Madame Edwarda, Éditions du Solitaire, 1937) GIULIA MARCHI, MULTIFORMS

DAVID LACHAPELLE – DOPO IL DILUVIO

di Vera Viselli

Se l’arte americana contemporanea può essere racchiusa in un nome, è quello di David LaChapelle. Fotografo iniziato e scoperto da Warhol, re­­­­­gista premiato al Sundance, nel 2006 presta i suoi occhi e la sua attenzione alla pittura e alla scultura italiane, grazie alle opere di Michelangelo, arrivando a concepire The Deluge, una serie monumentale finalizzata ad un’esposizione non più prettamente mediatica ma decisamente museale. DAVID LACHAPELLE – DOPO IL DILUVIO