Grugliasco 14.07.2018
a cura di Luca Vecchione
“Energia, nuove idee e voglia di stare sempre con la mia Dea Musica. Stavolta coi Bandidos ma senza scordare mai i Litfiba. Ci vediamo in giro ragazzacci!”
Queste le parole di Piero Pelù per presentare il suo Warm Up Tour, inteso come un vero e proprio giro di riscaldamento attraverso l’Italia con una band composta da Giacomo Castellano (chitarra), Ciccio Licausi (basso) e Luca Martelli (batteria e cori) in attesa di tornare a comporre nuovi brani con il suo storico socio Ghigo Renzulli.
L’appuntamento al GruVillage è tra le prime date di questo tour estivo ma si nota subito che la formazione è rodata.
L’inizio del concerto è una botta sonora che solo un rocker come Pelù può dare. Da Bene bene, male male a Bomba boomerang passando per Io ci sarò si sono ascoltati arrangiamenti più incisivi e più duri rispetto ai brani originali, a rivelare che questo è il Pelù attuale, hard rock e punk allo stesso tempo.
La scaletta continua con l’alternanza di alcuni dei suoi maggiori successi da solista e di brani storici dei Litfiba come Fata Morgana e Spirito contornati da cover italiane – l’immancabile Pugni chiusi e Il tempo di morire, “Visto che siamo nella capitale dei motori e della meccanica” dice Pelù presentando il brano – e straniere – “Togliamoci un po’ di soddisfazioni” ha detto prima di cantare Satisfaction dei Rolling Stones.
E’ noto che Pelù sia un vero animale da palcoscenico e, nonostante gli anni passino anche per lui, il tempo sembra non scalfire minimamente il suo carisma e le sue doti da intrattenitore. Così in Regina di Cuori invita il gentil sesso a mostrare i propri “balconi fioriti” e sembra non voglia concludere il pezzo finchè qualche coraggiosa non decida di fare l’estremo gesto che a sorpresa arriva come in ogni concerto rock’n’roll che si rispetti; in El diablo invita (e quasi obbliga!) tutto il pubblico a sedersi per terra come segno di purificazione “perché l’essere umano è l’elemento di giuntura tra la terra e il cielo” fino ad esplodere poi sul finale di canzone non risparmiando una frecciatina alla Sacra Sindone e a Cristiano Ronaldo da poco acquistato dalla Juventus (da buon tifoso della Fiorentina) a proposito di diavolo e acqua santa.
Il pubblico della serata sembrava avere due facce, o meglio, due anime. Sulle canzoni del Pelù solista sembrava di assistere ad un “normale” concerto ma sono bastate le prime note di un pezzo dei Litfiba e il GruVillage si è trasformato in un’arena dove il pubblico ha iniziato a dimenarsi e a pogare, come è avvenuto in Tex, un altro dei pezzi storici targato Litfiba.
Pelù è anche molto attivo dal punto di vista sociale e in scaletta trovano posto brani come Maria coraggio tratto dall’ultimo disco dei Litfiba, Eutòpia (canzone dedicata alla vittima della ndrangheta Lea Garofalo) e Fiorirà, brano del 2006, pubblicato da solista, dedicato agli uomini che lottano e hanno lottato contro tutti i tipi di mafia presenti in Italia, primi fra tutti Falcone e Borsellino.
Rimanendo in questo ambito, la chiusura del concerto è affidata a Il mio nome è mai più che si potrebbe definire il primo pezzo da solista, dopo la rottura nel 1999 con i Litfiba, scritto assieme a Ligabue e Jovanotti. Anche questo pezzo è stato nuovamente arrangiato con tutta la carica che ha contraddistinto lo spettacolo. Così Pelù e i Bandidos (questo è il nome che lui stesso ha dato alla band) ringraziano e salutano il pubblico che ha assistito come sempre ad un altro indimenticabile concerto.
SCALETTA:
- Bene bene, male male
02. Mille uragani
03. Bomba boomerang
04. Tutti fenomeni
05. Io ci sarò
06. Viaggio
07. Prendimi così
08. Fata Morgana
09. Maria coraggio
10. Pugni chiusi
11. Il tempo di morire
12. Dea musica
13. Regina di cuori
14. Tribù
15. Spirito
16. Sto rock
17. El diablo
18. (I Can’t Get No) Satisfaction
19. Il pescatore
20. Tex
21. Toro loco
22. Fiorirà
23. Il mio nome è mai più