TIN BOXES

di E.M.

«Non sono l’eroe della mia storia. E a essere precisi neppure il cantore. Anche se gli avvenimenti cui ho assistito hanno sconvolto il corso, fino ad allora di scarso interesse, della mia esistenza, anche se continuano ad influenzare pesantemente il mio comportamento, il mio modo di vedere.»

(Georges Perec; W o il ricordo d’infanzia) TIN BOXES

DANIEL DUARTE, THAT WHICH REMAINS. IL TEMPO, LA NECESSITÀ DI PRESENZA

di Elide Massolari

A rintracciare le origini dell’arte, pittorica ma non solo, c’è un mito antico; ne abbiamo nozione da Plinio il Vecchio, che nel suo Naturalis Historia (XXXV libro) riferisce di una giovane, nota come Fanciulla di Corinto, che per scongiurare il dolore causato dall’imminente partenza del suo amato, ne disegna i contorni dell’ombra stagliata su un muro, proiettata da una fioca lanterna durante la notte. Un rito dalla simbologia pregnante, l’impulso elementare originato dalla necessità di trattenere, di sganciarsi dalla dimesione dell’effimero e della pura astrazione. DANIEL DUARTE, THAT WHICH REMAINS. IL TEMPO, LA NECESSITÀ DI PRESENZA