di Vera Viselli
È CONFINI la parola scelta per rappresentare quest’ottava edizione di Libri Come. Non solo perché la lettura – e, più in generale, i libri – celebra e sfida questa prorompente passione fino a farne superare i limiti; i confini determinano anche tutte le contraddizioni del nostro tempo, come ad esempio la sfrenata voglia di integrazione e, al contempo, la paura folle delle conseguenze della globalizzazione, il rispetto delle tradizioni di ogni etnia che porta alla definizione di territori sempre più stretti e delineati, non soltanto geograficamente, come pure le nuove forme di contatto e di creatività che nascono dall’incontro con l’altro ed il diverso da noi.
La scommessa di quest’edizione, forse per qualcuno utopistica, era fare in modo che scrittori ed ospiti si sentissero liberi di parlare della loro attività espressiva, perché è proprio la libertà di parola l’unica cosa che può abbatterli, i confini. E forse in molti casi è stata vinta.
Per l’inaugurazione, si è scelto un approccio fedelmente inerente all’idea portante – quindi diverso dalle precedenti edizioni -: in 13 biblioteche ed un bibliopoint, sparsi tra il centro della capitale e le sue periferie, 14 autori, alla stessa ora, hanno raccontato prima il loro legame con i libri e le biblioteche, e poi hanno presentato il proprio libro, dialogando apertamente con tutte le persone presenti.
Ovviamente, un’asse portante era quello del focus sui più giovani, iniziato quest’anno giovedì 16 marzo con Mario Calabresi e l’incontro Come un giornale, proseguiti poi il 17 con Andrea Marcolongo (Come il greco) e Licia Troisi (Come il cielo).
Altra conferma, le mostre, tutte ad ingresso libero: Xeneide, il Dono dell’Altro (Miti, Poetiche e Pratiche dell’Ospitalità); Spazi d’eccezione (che ha analizzato il concetto di spazializzazione e tutto quello che esso comporta all’interno del tessuto urbano, con sei teli stampati fronte/retro, dov’erano presentati i progetti di oltre 80 artisti, tra architetti e performer) ed AUTORitratti, una mostra in progress di Riccardo Musacchio e Flavio Iannello.
Tanti, anzi, tantissimi gli incontri e gli appuntamenti che si sono susseguiti nella quattro-giorni romana: venerdì 17 Francesco Piccolo ed Elena Stancanelli si sono resi protagonisti di un reading, Come un’ora di sesso (in collaborazione con La Grande invasione e prodotto dal Circolo dei lettori di Torino); sabato 18 Eleonora Tarabella ha presentato il suo libro, edito da Iacobelli, Ti dico un segreto. Virginia Woolf e l’amore per le donne, in cui viene raccontata una Woolf anche nelle sue parti più antipatiche, quelle che la rendono più umana.
Nel primo pomeriggio, l’incontro/dialogo tra Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli in Come una serie noir: i due scrittori hanno approfondito la vicinanza della loro scrittura al concetto più ampio di serialità, non solo passando dal mondo letterario a quello televisivo ma evidenziando come la ricorrenza di certi personaggi sia per l’appunto seriale, per cui ogni nuovo libro che li vede protagonisti risulta essere una nuova puntata della storia della loro vita – che non è affatto facile da far terminare perché, come ha confessato De Giovanni, ai personaggi ci si affeziona.
Sui confini hanno poi dialogato Lucia Annunziata e Sergio Romano in Confini. Come l’Europa e Gianni Riotta con Gary Shteyngart in Come l’Urss, Come gli Usa. Da Brežnev a Trump. Nel tardo pomeriggio, sono arrivati i nomi di punta: prima l’incontro con Emmanuel Carrère, con la presenza di Sandro Veronesi (Come un romanzo), poi con Ian McEwan (Come i miei libri), cui erano presenti Marino Sinibaldi (curatore di Libri Come) e Fabrizio Gifuni.
Nella giornata conclusiva, domenica 19, Luigi Lo Cascio ha letto e recitato in Come Brecht (con Le Mani Avanti); Zerocalcare ha discusso su Come una generazione, insieme a Tommaso Giagni, Loredana Lipperini ed Eleonora Caruso. Altra discussione quella avvenuta nel Teatro Studio Borgna tra Marino Sinibaldi, Sandro Ferri, Luigi Brioschi, Chiara Valerio e Nicola Lagioia in Come i saloni, per poi arrivare ad un altro nome internazionale, Carlos Ruiz Zafon, che con Matteo Nucci ha incontrato il pubblico in Come i misteri di Barcellona (in collaborazione con l’Istituto Cervantes). In chiusura, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella insieme ad Enrico Mentana, Marino Sinibaldi, Roberto Fico e Matteo Orfini si sono confrontati in Come la casta. 10 anni di politica.
Libri Come
Festa del libro e della lettura
16 – 19 marzo 2017
Auditorium Parco della Musica, Roma
Una produzione Fondazione Musica Per Roma
A cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri e Rosa Polacco.
http://www.auditorium.com/eventi/ricerca?input=EV_6176035