a cura della redazione
Il 4 novembre il Map Museo Agro Pontino di Pontinia (LT) ha dato spazio all’incontro, Arte e Partecipazione.
Il Museo come esperienza per la definizione di nuovi scenari culturali che ha visto la partecipazione di Michelangelo Pistoletto. Il Maestro, colonna portante dell’arte contemporanea internazionale, ha incontrato la città nello spazio museale in un discorso attorno al Terzo Paradiso, con l’invito a una maggiore consapevolezza dell’essere cittadini, attraverso forme di condivisione e scambio riscoperte nella centralità dell’arte. Il dibattito, moderato da Lorenza Lorenzon, curatrice, e Alessandro Cocchieri, direttore del MAP, è stato introdotto dai saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Pontinia Eligio Tombolillo e dell’Assessore alla Cultura Patrizia Sperlonga.
Il giorno seguente, 5 novembre, l’evento ha avuto il suo proseguimento con l’incontro-lezione Coltivare la città. Arte come trasformazione urbana e sociale che si è tenuto presso l’ISISS Teodosio Rossi di Priverno (LT). L’istituto superiore è stato lo spazio di una riflessione sul bisogno contemporaneo di una partecipazione attiva nella città, al fine di attuare un rinnovato senso di appartenenza e collettività, dove l’arte ha un ruolo catalizzatore nel definire una nuova idea di urbanità e di sociale. Accolti da una platea di studenti, hanno partecipato al dibattito: Michelangelo Pistoletto, artista, Mario Pieroni, gallerista e fondatore di RAM radioartemobile, Lidia Decandia, urbanista e professore presso l’Università degli Studi di Sassari, Francesco Saverio Teruzzi, artivatore, Antonio Limonciello, ideatore di Zerotremilacento. L’incontro, condotto da Stefania Crobe, curatrice, è stato introdotto da Anna Maria Bilancia, Dirigente ISISS Teodosio Rossi che, con SITI, porta avanti CAP_04015, un percorso di educazione all’arte e allo spazio pubblico rivolto ai giovani del liceo artistico.
L’incontro con Pistoletto del 4 novembre ha avuto luogo a seguire della performance ri/FLESSIONE a cura di Laccio, performer e coreografo: Laccio, Simone Rossari, Thomas Piasentin, Michele Serra, Matteo Dal Prà – vestiti soltanto delle gonne tipiche della danza islamica sufi – si sono esibiti in un evento site specific di danza urbana, nel piazzale J.F. Kennedy, antistante il museo. La città ha fatto da scenario alla coreografia dei cinque performer divenendo teatro a cielo aperto sulle note della canzone Work Song di Hozier. Al termine della performance, una lattina di Red Bull vuota è stata passata, come un testimone, da uno dei performer a Pistoletto, il quale l’ha poi collocata a completamento del progetto installativo Yes, We CAN di VS² – Versus Studio (Nicole Sassi, Paola Scottini, Sofia Vavassori e Michela Vado), vincitore del concorso Red Bull – Re Design Award: Reduce, Renew, Redesign, organizzato in collaborazione con POLI. design Milano. L’ultima lattina a completare il simbolo del Terzo Paradiso sulla facciata del museo, in un atto etico che si riscopre nel gesto artistico, la ridefinizione di una consapevolezza civica che si fa esistenziale attorno all’ecologia, al rispetto per l’ambiente, al riciclaggio degli oggetti andati in disuso o arrivati al termine del loro ciclo produttivo. Tutte pratiche del vivere civile che formano un cittadino responsabile e consapevole del suo ruolo nella collettività.
DALL’ESTETICA ALL’ETICA
Dallo scorso 26 giugno il MAP – Museo Agro Pontino di Pontinia ospita la Venere degli Stracci di Pistoletto (visitabile fino al 10 gennaio), opera che, affiancando le forme della statuaria classica a materiali depereibili, si ricollega al medesimo concetto di riutilizzo. «Lo straccio rappresenta la fase di fine percorso dell’utilizzo delle cose. Sono l’avanzo. Quante persone sono passate dentro quegli stracci? Quanta umanità è entrata e uscita da quegli abiti che ormai non servono più? Non sono tessuti, sono stracci. Ma questi stracci, messi accanto alla Venere che li sostiene, diventano bellezza, diventano colore. Si rivitalizzano. È un’opera che è stata presa come simbolo del riciclo, della rigenerazione» spiega Pistoletto alla platea dell’ISISS Teodosio Rossi di Priverno (Lt). «Forse la bellezza è rigenerazione», conclude, sottolineando come l’arte si collochi esattamente tra memoria e trasformazione.
IL CENTRO E LA PERIFERIA
Il simbolo del Terzo Paradiso è un’evoluzione del simbolo matematico dell’infinito: nel punto dove la stringa dell’infinito si annoda, Pistoletto ha inserito un altro occhiello, il cui centro cade sul perimetro di un cerchio più grande. «Il Terzo Paradiso non è un paradiso terrestre che ti viene dato e dove puoi goderti la vita. La vita si costruisce nel rapporto tra le persone, che poi diventa società, economia, politica. La convivenza è una condizione sociale tutta da inventare, si tratta di un paradiso di cui siamo responsabili», con queste parole Michelangelo Pistoletto evidenzia il fine ultimo dell’arte, quello di mettere in moto meccanismi di condivisione attorno a una progettualità comune, meccanismi che trovano terreno fertile nelle zone periferiche della città, marginali ma proprio per questo cariche del potenziale necessario per riscoprire il senso di appartenenza collettiva ad un luogo. Le due giornate-incontro – registrate e trasmesse da RAM radioartemobile, a cura di Marika Rizzo1 – si sono dunque sviluppate sui significati di rigenerazione e durata e di città e appertenenza, con particolare attenzione ai territori dell’Agro Pontino, dei Monti Lepini e della Ciociaria, ma non solo. La riflessione si è estesa su un nuovo modo di fare urbanità a carattere trans-territoriale; un approccio che nasce dall’incontro di pratiche e progettazioni, così come evidenziato da Lidia Decandia, urbanista e docente universitaria, nel suo intervento L’arte per un fermento dei territori: «A un certo punto si è cominciato a pensare che il progetto di una città si potesse fare come il disegno di una carta, cioè si potesse disegnare una città e poi calarla sul suolo senza vita e senza storia. Ma ogni città, in realtà, è l’esito di relazioni sociali […] e da qui la necessità di mettere in atto dei fermenti creativi sul territorio, nelle comunità. La città non è più dove pensiamo che sia; è dove si costruiscono nuovi mondi, nuovi beni simbolici, dove si mettono in moto processi sociali che forse non hanno ancora una forma, ma che creeranno delle forme nuove».
ARTE E TERRITORIO
Riflessioni intorno al Terzo Paradiso
con Michelangelo Pistoletto
a cura di Francesco Saverio Teruzzi, Stefania Crobe, Lorenza Lorenzon, in una sinergia tra Artivazione, Map_Museo Agro Pontino e SITI Social Innovation Through Imagination.
Pontinia (LT) | 4 novembre 2015 | MAP | Piazza J. F. Kennedy 1| ore 21-22.30
Priverno (LT) | 5 novembre 2015 | SITI | ISISS Teodosio Rossi| via Montanino 1 | ore 10.00-13.00
1 Le registrazioni dell’evento possono essere ascoltate ai seguenti link:
www.radioartemobile.it/suoni/michelangelo-pistoletto-arte-eterritorio/
www.radioartemobile.it/suoni/arte-e-territorio-riflessioni-intorno-al-terzo-paradiso-priverno/