DIO C’È

un racconto di Luca Colombo

Comparve al centro del cielo e ci restò giusto qualche secondo, il tempo di un rutto.
«Sappiate che ci sono, ma tutto ciò che vi hanno detto su di me è una cazzata: regolatevi di conseguenza».
L’operazione più ovvia fu rinnegare ogni testo sacro. Una bella stangata anche per gli atei, persino per i più cinici: se fino allora si erano fatti forti della convinzione di un nulla cosmico, ora la paura di un eventuale vis-à-vis dopo la morte gli faceva tremare le chiappe.
Venne adottata presto l’unica politica possibile, quella del non sapere come muoversi. Ogni azione si portava appresso il sentore di un coppino dietro la nuca: qualcuno smise di fare sesso e qualcun altro prese a farlo a oltranza; qualcuno iniziò a rubare tutto ciò che riusciva e qualcun altro si sbrigò a restituire il maltolto; alcuni lasciarono il lavoro e si diedero all’accattonaggio, altri cominciarono a fare solo nero.
Fatti salvi i bisogni vitali come respirare bere e mangiare ognuno prese a fare come cacchio gli pareva: se ne accorsero subito i bambini, che prendevano saccagnate dai genitori dalla mattina alla sera, ora che nessuno poteva più dire con certezza che menarli fosse sbagliato. I nonni iniziarono a predicare la tradizionale disonestà, quella che avevano covato per troppi anni nel cuore fingendosi miti vecchietti. I nipoti li ascoltavano, li ringraziavano e li mandavano a quel paese.
Non si poteva negare che la rivelazione divina avesse portato una ventata di libertà. Secoli di giusto e sbagliato cancellati con un colpo di spugna: pure la parità dei sessi fu rimessa in discussione, e le donne se ne tornarono da brave al loro posto.
I membri del governo centrale non si fecero trovare impreparati. Per la prima volta in vita loro poterono affidarsi a ciò che il puro istinto gli suggeriva, producendosi in una serie di azioni mirate: se a un membro l’istinto suggeriva una legge sui divani a tre posti ecco che la presentava; se a un altro gli pigliava il pallino del lavaggio a secco via che proponeva una supertassa sulle lavatrici. Senza un codice morale a cui doversi attenere, ogni nuova legge fu giustificata appellandosi a un presunto bisogno del popolo: il governo intrallazzava con un produttore di armi? E allora bastava fare leva sul diritto delle persone di sentirsi più sicure in casa propria. Bastava far credere al popolo che avesse bisogno di qualcosa per fargli dimenticare il bisogno di qualcos’altro.
Solo che Dio ricomparve e fucilò tutti.

 

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