Teatro di Ostia Antica // 27 luglio 2019
Recensione e Gallery
a cura di Jamila Campagna
A chiudere l’edizione 2019 del Rock in Roma è arrivato il concerto di Loredana Bertè che si è presentata sul palco in splendida forma, con una energia vocale che la riconferma ai vertici dell’olimpo del rock. La cantante ha dato sfoggio di tutto il suo “catalogo musicale”, con una selezione di brani che hanno fatto la storia della musica italiana: Il Mare d’Inverno, Dedicato, Non sono una signora, Sei Bellissima, Indocina. Tra i grandi classici, menzione d’onore per E la Luna bussò – primissima canzone reggae italiana che nel giugno del 1979 portò i ritmi giamaicani in Italia prima ancora che Bob Marley arrivasse in tour a San Siro – eseguita live magistralmente come se fosse appena uscita in radio.
Protagoniste del LiBertè Summer tour anche le nuove hit Non Ti Dico No, Tequila e San Miguel e Cosa ti aspetti da me, canzone portata allo scorso Sanremo. Proprio su questo brano, Loredana Bertè è stata raggiunta sul palco da Irene Grandi, per ripetere il duetto sanremese con ancora più entusiasmo e la Bertè lo dice: “Guarda che pubblico, meglio di quello di Sanremo“. E, con tutto il rispetto per la storia contemporanea del Teatro Ariston, il proscenio di Sanremo se la sogna la storia millenaria del Teatro di Ostia Antica che, con un light design che ha valorizzato la dimensione archeologica e un pubblico di fan scatenati, è stato la culla perfetta per la poesia rock di Loredana Bertè.
Di poesia si tratta quando a cantare è questa artista con il cuore di pietra e l’anima di seta, come dice in Anima Carbone, lei che è una per cui la guerra non è mai finita – per restare tra le righe delle sue canzoni. Guerriera nell’arte e nella vita, per lei hanno scritto le migliori penne della musica italiana, ma la sua capacità di interpretazione fuori dal comune ha portato a una peculiare narrazione di contenuti e significati, all’appropriazione dei testi, a un ribaltamento delle parti, con uno sguardo personalissimo, tutto al femminile, che la cantante rinnova di volta in volta, tra la sala d’incisione e le performance live.
“Puoi chiedermi la Luna, tanto la conosco“, dice in Non ti dico No, la hit dell’estate 2018 confezionata assieme ai Boomdabash. E di fatto è così: la Luna, simbolo per eccellenza verso cui tutti i poeti si rivolgono, portatrice di utopie e sentimenti, sta lì appesa nei testi di tante canzoni della Bertè e lì diventa a volte uno specchio, a volte un doppio di sé, a volte una confidente, sempre un’amica, un punto fermo – per quanto la Luna sia fatta di fasi – a cui l’artista si rivolge per avere rassicuranti conferme – per paradosso – di quanto la vita sia un tumulto. E in questo tumulto si può raffinare ciò che è struggente e fare arte del proprio sentire.
Loredana Bertè non ha mancato di omaggiare la sorella Mia Martini, sottolineando che il tempo non può curare certe ferite, e ha chiamato al microfono Aida Cooper, sua corista storica che la accompagna anche in questo tour, la quale ha cantato Donna, piccolo anticipo dell’album dedicato a Mia Martini, di cui la Bertè sta curando produzione e direzione artistica, come già annunciato alcuni giorni fa in una diretta facebook.
Estratti dall’ultimo album di inediti, LiBertè, pubblicato a settembre 2018, ci sono stati i brani Maledetto Lunapark, Messaggio dalla Luna, Davvero, Una Donna Come Me – su quest’ultimo la cantante ci ha tenuto a dire che era prevista la proiezione di due video realizzati da Asia Argento, ma che la forte brezza aveva impedito l’allestimento dello schermo. Resta la curiosità per le clip di Asia Argento, tuttavia la mancata proiezione non ha intaccato lo spettacolo live che, con quella voce fuori classe e quella band esperta e affiatata, sarebbe stato strepitoso anche al buio dentro una tempesta.
Tutto sommato, a proposito di poesia, lune, rock e temporali: in scaletta c’era anche Notti senza Luna – la cantante ha raccontato che la stesura di questa canzone le è stata ispirata da Baudelaire e dall’opera I Fiori del Male – e il concerto è stato minacciato da nuvole senza pioggia che hanno oscurato la luna per qualche ora. Ma tanto Loredana Bertè lo sa, che la luna brilla sempre, anche quando sta dietro alle nuvole.